Ho guidato di tutto... la mia è una passione per tutto ciò che si muove e ti porta in giro; ovviamente il mezzo principe è quello che ti permette di spostarti velocemente, agilmente e che ti dà la possibilità di arrivare nei luoghi più difficili da raggiungere: in breve la moto.
Ho imparato a guidare "qualcosa" su due ruote per le campagne della Valdorcia intorno
agli undici anni; un vespone Piaggio 150 degli anni '50 con ruote piccole, doppia sella
e motore laterale...
Poi, a dodici anni, con il dottor Smanno, abbiamo riassemblato un vecchio
"Itom sport 48" (sella lunga tre marce al manubrio) e un "Benelli 48" con freno posteriore
azionabile pedalando al contrario...
Così ho imparato ad "aggeggiare" fra viti e guaine e , allo stesso tempo, ho capito
che su due ruote non è molto difficile cadere...
Finalmente sono arrivati i quattordici anni ed insieme a loro, per grazia dei miei
genitori, il mio amatissimo "Beta mx", quattro marce, di colore rosso.
Con lui ho percorso in due anni più di diecimila chilometri negli sterrati e nelle piste
di motocross della Valdorcia (quella di Fabri all'Enterate e quella del Pero...) insieme a
Vezio e al suo "ktm 50". Sia io che lui ci stancammo presto dei pochi
cavalli dei nostri "cinquantini" e riuscimmo a comprare a quattro soldi un
"Maico 250" da cross che tenevamo nascosto in un bosco... ma questo è meglio che i
nostri genitori non lo sappiano...
Gli "anni bui" sono iniziati quando si è fuso il "Beta"; a sostituirlo è stato non
lo sperato 125 da cross ma uno scooter... per carità, "tanto comodo e più pulito"
come dice la mia mamma, ma senza marce...
Dopo cinque anni di astinenza da moto ho preso la decisione di mettere mano al mio
misero libretto bancario e di dare finalmente sfogo al mio più grande desiderio
represso... così è arrivata lei, la mia "Pegaso 650", senza la quale questo sito
non esisterebbe...