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Mototour Sarteano-Provenza, 8-14 Luglio 2000

Cartolina di Avignone

L'8 Luglio 2000 io e Fa' siamo partiti per il nostro primo mototour. I nostri due cavalli (Aprilia Pegaso 650 e Suzuki Freewind 650) si sono comportati egregiamente lungo i 2500 km percorsi da Sarteano a Ginevra e ritorno (un po' meno i nostri fondoschiena). L'8 siamo partiti alle 9 in punto, abbiamo fatto la Cassia fino a Siena poi Volterra, Pisa (dove si è rotto il mio bauletto dopo neanche 100 km prontamente riaggiustato da Mc Giver Fa'...) Rapallo dove abbiamo mangiato la buonissima focaccia ligure dopo il faticoso e bellissimo passo del Bracco. Passata Genova abbiamo attraversato il Turchino e intorno alle nove ci ha sorpreso per la prima volta l'acqua costringendoci ad accamparci a Passionata, un paesino sperduto nei pressi di Ovada. La prima notte non è stata delle più confortevoli: sotto un ponte dell'autostrada Genova/Alessandria, con i camion che sfrecciavano sopra, dentro alle nostre fantastiche tende da ventiquattromila lire e senza uno straccio di materassino... s'inizia bene...

Accampati

La mattina del 9, con le anche mezze rotte, ci siamo svegliati alle 6 e abbiamo fatto colazione a Passionata, poi ci siamo incamminati verso Alessandria percorrendo pianure veramente snervanti ma dopo un po'... le Alpi, mastodontiche, dalle cime innevate... finalmente si guida!!!!! Ivrea e poi St. André, un paesino bellissimo nella Valtournenche dove ci siamo fermati per la seconda notte. Nel pomeriggio una breve gita tra le vacche di Valtournenche dove Fa' ha voluto "appoggiare" la moto sul fieno bagnato... Abbiamo fatto le prime foto e poi il primo pasto decente in campeggio.

Moto in Valdaosta

La mattina del 10 ci siamo diretti verso Aosta ma ci ha sorpreso un'acqua uggiosa che ci avrebbe accompagnato i seguenti 2 giorni. Ma noi, intrepidi, ci siamo bardati con stivali buste 2 o 3 giubbotti a testa e ci siamo lanciati verso il S. Bernardo. L'acqua non cessava, le Alpi erano completamente avvolte dalla nebbia ; più si saliva più la pioggia si faceva fredda e penetrava ogni punto delle nostre corazze... eravamo veramente a pecora... In cima al passo del S. Bernardo, a circa 2500 metri, abbiamo intravisto tra la nebbia un rifugio dove ci siamo fermati pe' ripijasse. Le mani viola, i visi freddi, i piedi bagnati (ancora oggi ho i geloni), il morale a zero... sopravvivere... sembra quasi impossibile da credere ma questo era l'unico pensiero che avevo in quel momento, in quel posto avvolto dalle Alpi, dalla loro grandezza, dalla loro forza... ma chi ce lo aveva fatto fare... Dopo una grappa calda siamo ripartiti. A "soli" 45 Km c'è Martigny (Svizzera); l'abbiamo passata e siamo arrivati a Aigle, una cittadina dove abbiamo trovato un alberghetto da 90 franchi a notte dove abbiamo asciugato tutti i nostri vestiti.

La mattina dopo, (secondo voi pioveva o meno?) ci siamo diretti verso il lago di Ginevra, a circa 20 Km; abbiamo fatto il giro e ci siamo fermati a Ginevra per qualche foto. Non ci crederete ma la pioggia ci aveva abbandonato e i nostri morali, di conseguenza, salivano... Dopo pochi km ecco il confine con la Francia... dogana?... una formalità... inizia il walzer delle rotatorie... Una ogni 100 metri... Che Paese ordinato!!! Dopo un po' arriviamo a Lyon, dove incontriamo per la prima volta il Rodano che avremmo seguito per molto... ma molto tempo... Purtroppo non possiamo fermarci più di tanto e continuiamo verso il Mediterraneo alla ricerca di un albergo per dormire (visto che il tempo non prometteva gran che bene). Arriviamo a Vienne... no Vienna, Vienne... e dopo un paio d'ore di ricerche troviamo un albergaccio stile motel da prostitute per dormire, il famoso Formula 1.

La mattina dopo eravamo esausti... non ci hanno dato neanche la colazione; oltre tutto il tempo non era dei migliori e minacciava ancora pioggia. Fortunatamente ci aspettava lo spettacolo più bello di tutto il tour... Avignon. Una volta accampati al camping "la Montaigne" ci siamo concessi un'ora di relax nella bellissima città e abbiamo scattato una decina di foto in riva al Rodano con le mura della città come sfondo.

Francesco in riva al Rodano Il ponte di Avignone

Una volta pernottato siamo arrivati a Orange e poi a Aix-en-Provance, una cittadina carinissima.

Francesco e Fabrizio Un albero Fabrizio Le due moto

Ed infine St. Tropez, con il suo turismo di massa... e... Vanzina dov'è? Cattedrali affiancate da Casino, macchinoni senza fine, vestiti da passerella...:-), ville superlusso... Via, un giro di pista a Montecarlo e poi via, verso l'Italia per l'Autostrada che abbiamo lasciato poco dopo Rapallo. Eravamo veramente stremati e, dopo una lunga disquisizione sul da farsi, abbiamo deciso di dormire a Viareggio.

Francesco durante una sosta

La mattina sentivamo odore di casa e, belli riposati, abbiamo attraversato le stupende campagne senesi lungo la Cassia fino ad arrivare a Sarteano. Che dire... un'esperienza fantastica, rovinata, ma anche resa più avventurosa, da una pioggia ostinatissima... e il prossimo anno???